Il corso di coding per rifugiati approda in Spagna
La Spagna sta diventando un Paese di approdo per sempre più migranti e richiedenti asilo, con più di 96,000 richieste dal 2017 al 2019. Queste comunità hanno un grande potenziale, ma si trovano con un alto livello di disoccupazione, riflettendo la situazione giovanile precaria già presente in Spagna.
D'altra parte, il settore ITC sta crescendo velocemente e registra una forte carenza di talento, con fino a 110.000 posti di lavoro IT vacanti nel mercato spagnolo. Il progetto Powercoders offre una soluzione ad entrambe le situazioni, a vantaggio sia delle popolazioni vulnerabili che dell'economia.
Il programma Powercoders e l'edizione spagnola
Il programma Powercoders è stato implementato in Italia con successo, prima a Torino e poi a Milano, con l'obiettivo di inserire professionalmente individui svantaggiati con alto potenziale, affrontando le sfide del mercato del lavoro e preparando i partecipanti per avere successo nel loro inserimento lavorativo.
All'edizione madrilena hanno partecipato 22 giovani rifugiati, di cui 10 donne e 12 uomini, selezionati tra i facenti domanda per le loro doti e inclinazioni. Il programma, della durata di tre mesi, ha permesso loro di acquisire le competenze tecniche necessarie per essere poi inseriti a livello professionale nel mercato IT.
Ogni anno, Powercoders riesce a trovare opportunità di stage a circa il 90% dei corsisti, di cui circa il 60% riceve successive offerte di lavoro.
I partner
La scuola di coding Powercoders ha potuto contare su una fitta rete di partner, che ha creduto da subito nel progetto e nelle sue capacità inclusive.
Oltre a Reale Foundation, Powercoders ha ricevuto il sostegno di FGS Social Innovation, Fondazione Italiana Accenture, Fundación Accenture España, Lenovo, Reale Seguros, UNHCR Italia e Spagna, Le Wagon e Impact Hub.