Le persone titolari di protezione internazionale affrontano gravi difficoltà nell’inserimento socio-lavorativo: rispetto alla popolazione locale e ad altri cittadini stranieri, registrano livelli più alti di disoccupazione, sottoccupazione e instabilità contrattuale.
Le reti informali di connazionali rappresentano spesso l’unico canale di accesso al lavoro, ma non sempre garantiscono condizioni dignitose o coerenti con le competenze dei beneficiari. Terminato il periodo di accoglienza, molti rifugiati si trovano soli ad affrontare burocrazia, ricerca di alloggio e lavoro, in un sistema complesso e disomogeneo.
Queste criticità sono più marcate nelle regioni del Sud Italia, dove le opportunità occupazionali sono più limitate. In questo scenario, favorire l’integrazione lavorativa non è solo una necessità individuale, ma una sfida collettiva per la coesione sociale e lo sviluppo.
Il progetto "Welcome. Working for Refugees Integration" di UNHCR Italia
Il progetto Welcome promuove l’inclusione lavorativa delle persone rifugiate attraverso una pluralità di azioni complementari. Al centro dell’iniziativa c’è Welcome in One Click, una piattaforma digitale che consente ai beneficiari di registrarsi, creare un profilo professionale, accedere a offerte di lavoro e ricevere supporto nel matching con le aziende. Nel 2025 la piattaforma sarà potenziata per rendere più efficace l’incontro tra domanda e offerta, anche attraverso attività di orientamento mirato, segnalazioni personalizzate e coinvolgimento attivo delle organizzazioni territoriali.
Accanto alla dimensione tecnologica, il progetto punta a rafforzare le partnership con il mondo imprenditoriale, accompagnando le aziende nella creazione di percorsi di inserimento e diffondendo buone pratiche. È prevista anche l’estensione e il consolidamento della rete WelcomeNet, che riunisce attori pubblici, privati e del terzo settore impegnati sul territorio.
Un altro asse fondamentale riguarda il ruolo dei Welcome Liaison Officer, presenti in sette città italiane (Milano, Torino, Roma, Napoli, Bari, Brescia, Bologna): queste figure saranno formate e coordinate per promuovere localmente l’uso della piattaforma, sensibilizzare le aziende e facilitare l’accesso dei rifugiati alle opportunità disponibili.
Il progetto prevede anche un intervento mirato a favore delle persone sopravvissute a violenza di genere, attraverso attività di formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo, realizzate in collaborazione con i centri antiviolenza.
A completare il quadro, sono previste azioni di advocacy istituzionale per rafforzare il ruolo delle politiche pubbliche in materia di inclusione, e l’assegnazione dei riconoscimenti annuali Welcome e We Welcome a imprese e organizzazioni che si distinguono per l’impegno a favore dell’integrazione.
A chi è rivolto il progetto
I destinatari principali del progetto sono le persone richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale presenti in Italia. Per loro vengono attivati percorsi di formazione, apprendistato o inserimento lavorativo, calibrati in base alle competenze e alle aspettative individuali. Nel 2025, il progetto mira a coinvolgere circa 8.500 beneficiari diretti.
Accanto ai rifugiati, il progetto coinvolge una rete ampia e articolata di beneficiari indiretti: operatori del sistema di accoglienza, enti locali, associazioni di categoria, camere di commercio, servizi per l’impiego, centri antiviolenza e, naturalmente, le aziende che scelgono di aderire al programma promuovendo l’inclusione all’interno dei propri contesti lavorativi.
Nome del progetto: Welcome. Working for Refugee Integration
Organizzazione proponente: Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) - Rappresentanza in Italia
Area di intervento: Inclusione & Sviluppo Sociale