Più di trent’anni fa a Yeserías, ex carcere femminile, Elena Cánovas, guardia carceraria recentemente laureata in Recitazione e Regia alla RESAD, ha deciso di abbattere i muri del pregiudizio introducendo il teatro in prigione e creando il gruppo “Teatro Yeses” con le detenute. Nel corso di questi anni, e per diversi giorni alla settimana, oltre 1 000 donne in stato di reclusione hanno seguito corsi di recitazione preparando opere teatrali da mettere in scena in presenza delle altre detenute e fuori dal carcere.

Il mondo del teatro ha riconosciuto il lavoro svolto da questa particolare compagnia conferendole il premio Max Aficionado a las Artes Escénicas (dilettanti delle arti dello spettacolo) in occasione del gala della XX edizione dei premi Max 2017.

Queste donne, rinchiuse tra muri grigi, prive della possibilità di veder crescere i propri figli, giudicate e condannate, in una posizione contrassegnata da una linea sottile, tra il ruolo di vittime e aggressori, hanno sperimentato il recupero della propria autostima attraverso le arti dello spettacolo ravvisando inoltre la possibilità di un reinserimento sociale. Secondo la Segreteria generale degli istituti penitenziari, gli spettatori possono scoprire i 34 anni di storia della compagnia teatrale partendo dalla vita quotidiana in carcere fino alla frequentazione dei corsi di recitazione da parte delle detenute.

Il documentario, avente una durata di 72 minuti, è il primo lavoro di regia di Miguel Forneiro, forte di una brillante carriera nel settore degli audiovisivi e impegnato sin dal 1989 nella realizzazione di lungometraggi, film di carattere pubblicitario e serie di fiction televisive, che hanno ottenuto un grande successo in Spagna. REALE FOUNDATION sostiene la diffusione di questo documentario per rafforzare la consapevolezza del potere terapeutico e liberatorio del teatro, uno strumento grazie al quale decine di detenute hanno potuto conoscersi, formarsi e rendersi autonome. Il documentario è stato trasmesso in occasione di vari festival negli Stati Uniti, a Berlino e in diverse sale cinematografiche spagnole.

Nome del progetto: Il potere liberatorio del teatro
Organizzazione proponente: Yeserías
Area di intervento del progetto: Ambiente & Comunità Sostenibili