Powercoders offre corsi intensivi di programmazione a rifugiati, con l'obiettivo di facilitare la loro integrazione nel mondo lavorativo IT. Il progetto affronta due sfide importanti: il numero alto di rifugiati disoccupati con competenze IT e la mancanza di talento IT nel contesto, offrendo una soluzione che avvantaggia sia i rifugiati sia, in generale, l'economia.
Di seguito, alcuni dati ad oggi su Powercoders:
- Numero di studenti formati in totale: 130
- 97% trova uno stage dopo il corso e 60% poi trova lavoro
- Tasso di abbandono intorno allo 0
- Corsi tenuti in 4 città svizzere; due accademie permanenti a Zurigo e a Losanna
La prossima settimana, grazie a una rete di partenariato di valore, partirà a Torino la prima classe italiana di studenti rifugiati.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie al sostegno dato a Powercoders Italia da parte dei seguenti enti e imprese: Reale Foundation, Fondazione Italiana Accenture, Compagnia di San Paolo, Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi Onlus e Lenovo, in collaborazione con UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati in Italia e della Fondazione IBM.
LUCA FILIPPONE, Direttore Generale Reale Mutua:
“Reale Foundation, la Fondazione corporate di Reale Group, è orgogliosa di essere il principale sostenitore di Powercoders Italia. Collaborare con una rete di partner di eccellenza, ci permette di mettere a fattor comune le rispettive competenze nell’intento di fare sistema per Torino e il nostro territorio e di generare impatti positivi e misurabili. Per Reale Group è un ulteriore contributo che vogliamo dare per favorire lo sviluppo e il diffondersi di modelli di business inclusivi, innovativi e sostenibili”.
CARLOTTA SAMI, portavoce Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in Italia:
"Un mese fa al primo Global Refugee Forum promosso a Ginevra dall'UNHCR numerose imprese si sono impegnate a promuovere formazione e creazione di posti di lavoro per i rifugiati in tutto il mondo. Con il progetto Welcome, fin dal 2017 l'UNHCR in Italia assegna un riconoscimento alle aziende che favoriscono i processi di integrazione dei rifugiati. Lo sviluppo di reti fra istituzioni pubbliche, realtà profit e non profit è cruciale per favorire l'integrazione economica dei rifugiati e il progetto Powercoders a Torino, con il quale abbiamo deciso di collaborare fin dall'inizio, rappresenta un'esperienza innovativa in questo senso".
FRANCESCO ECCLESIE, Project Lead Powercoders Italia:
"Powercoders nasce dalla necessità di risolvere due problemi, il primo è che i rifugiati in Italia aumentano ogni anno (189.000 solo nel 2018), molti di essi portano con sé un background di studi importante, sono motivati e pronti a ricominciare una nuova vita in nuovo Paese, ma per diversi vari motivi si ritrovano ad essere non integrati ed a svolgere mansioni che non rispettano i loro studi. La seconda problematica è l’aumentare della richiesta sul mercato del Lavoro di figure IT, basti guardare I numeri dell’ultimo report dell’osservatorio di competenze digitali: nel 2018 sono state aperte 106.000 posizioni ICT, il 27% in più rispetto all’anno prima, metà delle quali riferite ai “developers” o meglio “sviluppatori software full-stack”. Al momento il 30% di queste posizioni rimane scoperto per oltre 2 mesi, dimostrando, appunto, la mancanza di figure digitali in Italia."
DIEGO VISCONTI, Presidente Fondazione Italiana Accenture:
“Abbiamo accolto con entusiasmo e convinzione l’opportunità di supportare Powercoders, progetto perfettamente allineato con la missione di Fondazione Italiana Accenture, in quanto coniuga aspetti per noi centrali come lavoro, formazione, inclusione, tecnologia. La partnership di cui siamo parte è solida e in grado di generare sinergie autentiche e virtuose, con l’obbiettivo comune di creare professionalità fortemente richieste dal mercato, indispensabili per il futuro di innovazione del nostro Paese, fondamentali per la realizzazione di un vero processo di inclusione sociale”.
FRANCESCO PROFUMO, Presidente Compagnia di San Paolo:
"La Compagnia di San Paolo sostiene con convinzione il progetto Powercoders Italia, con l’obiettivo di affrontare in modo nuovo e contestuale due questioni rilevanti per l’economia e la società europea: l’inserimento lavorativo dei migranti nel tessuto sociale e la mancanza di professionisti esperti in coding. Il progetto, già attivo in Svizzera, dove ha formato sino a oggi 130 rifugiati e ha un tasso di successo di oltre il 60% per l’inserimento lavorativo, approda oggi in Italia, a Torino, grazie al lavoro congiunto di partnership tra enti pubblici e privati attivi nella nostra città. Il programma, che comprende anche workshop per sviluppare soft skill e abilità sociali e comunicative, è stato progettato per permettere ai rifugiati un pieno inserimento sociale e lavorativo."
LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, Presidente Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi Onlus:
“Il progetto Powercoders si inserisce negli obiettivi di Specchio dei tempi. La formazione e l’inclusione sono momenti fondamentali per una progettazione sociale che guarda al futuro. La compartecipazione a questa iniziativa, nello spirito di fare rete, è una possibilità di dare un contributo alla rivitalizzazione del capitale umano del territorio torinese”.
NATASHA PERFETTI, Country Marketing Manager Italy Lenovo:
“Da sempre Lenovo è attenta al sociale e per noi sostenere un’organizzazione come Powercoders, che ha l’obiettivo di formare nuovi professionisti nel settore della tecnologia, significa soprattutto vivere in concreto la nostra missione di rendere accessibili a tutti le tecnologie più intelligenti”. “Supportare Powercoders ci consente di offrire il nostro contributo tanto agli studenti che utilizzeranno i nostri PC per imparare a programmare quanto alle aziende del territorio che un domani avranno bisogno di forza lavoro specializzata. Le nuove leve di professionisti che saranno formate da Powercoders porteranno ciascuno la propria esperienza, visione e diversità sui posti di lavoro che andranno a occupare in futuro. Questo per Lenovo è un valore importante”.