La sfida è rendere “aperta” la struttura non solo alle famiglie ospitate ma anche alla comunità nei suoi dintorni ed individuare i diversi attori che vivono o frequentano con regolarità il territorio, per poi avviare una collaborazione permanente con quei soggetti, in tutti i campi, commerciale, produttivo, servizi alla persona e altre attività. L’area geografica interessata è quella limitrofa alla Casa: Porta Palazzo e Quadrilatero Romano.

L’attività di accoglienza delle famiglie con figli in ospedale è portata avanti da Giglio Onlus fin dalla sua nascita nel 2002. La Cooperativa Terzo Tempo integra questa esperienza con consolidate competenze in ambito di portierato sociale sviluppate in altri contesti simili di strutture di social housing per famiglie con diversi tipi di difficoltà.

Le famiglie che arrivano in Casa Giglio stanno vivendo un momento molto delicato della loro vita in cui non solo devono fronteggiare la forte preoccupazione per la malattia del figlio, ma devono anche trasferirsi in un’altra città con tutte le conseguenze che questo comporta anche dal punto lavorativo, economico, logistico e affettivo e cambiare completamente le proprie abitudini. Potrebbero sorgere litigi tra famiglie per l'utilizzo degli elettrodomestici, per eccesso di stress o per altri motivi di convivenza, oppure potrebbero essere così disinteressati alla condivisione della quotidianità da isolarsi dal contesto. Per questo motivo abbiamo voluto inserire nel programma un portiere sociale che sia parte integrante della Casa. In tale modo le famiglie verranno accolte da un professionista, abile nell'approccio e nello sviluppo delle relazioni, che preverrà queste problematiche smorzando le possibili criticità o risolvendole.

Principi chiave

Accoglienza, ospitalità, reti di solidarietà, condivisione, convivenza, ascolto, sostegno, sensibilizzazione alla gestione degli spazi comuni, orientamento e accompagnamento ai servizi sul territorio, supporto a famiglie/individui in condizioni di difficoltà, territorio, comunità, socializzazione, soluzioni partecipate, integrazione, coinvolgimento.

Descrizione e numero dei beneficiari dell'intervento

I destinatari diretti sono famiglie con importanti difficoltà economiche e sociali (stimabili in 60 persone nel primo anno di attività), partecipanti delle attività collaterali organizzate per le famiglie e per la comunità (stimabili in 100 persone nel primo anno di attività.
I destinatari indiretti sono volontari e partecipanti agli eventi organizzati da Giglio Onlus (stimabili in 3000 persone nel primo anno di attività).
Il numero complessivo di persone fisiche che accederanno all'iniziativa nel primo anno di attività: 3160.

Impatto che verrà raggiunto dal progetto

Risultati nel breve termine: intercettazione delle situazioni di disagio, malessere e segnalazione agli Enti di competenza, al fine di prevenire situazioni di rischio e fornire risposte immediate, promozione delle buone politiche di vita comune a partire dalla gestione corretta degli spazi di vita condivisi (attenzione agli ambienti, corretto utilizzo delle aree comuni, etc); sostegno alle persone in maggiore condizione di disagio e riconnessione con gli enti di prima assistenza locali, collaborazione con Enti di promozione culturale e sportiva (es. AICS Torino) per coinvolgimento nelle attività della casa delle associazioni sportive e culturali che svolgono abitualmente la loro attività nei pressi della struttura, collaborazione e confronto con i volontari dello staff di Giglio Onlus

Risultati a lungo termine: promozione di un senso di appartenenza ad una comunità, che spinga i singoli cittadini a contribuire attivamente al progetto; riduzione della conflittualità dovuta all'appartenenza a differenti contesti socio-culturali e accresciuto senso di integrazione; partecipazione, mantenimento e promozione delle attività di socializzazione anche all'esterno della struttura Casa Giglio (feste di vicinato, mercatini, eventi e corsi negli spazi della casa, etc.).

Modalità di monitoraggio dell'iniziativa e dei suoi risultati

Il nostro partner, Cooperativa Terzo Tempo, svolgerà un ruolo fondamentale per il progetto potendo vantare un ampia esperienza nel settore specifico del progetto. L’attività quotidiana del progetto sarà monitorata dallo staff di Giglio Onlus e sono previsti degli incontri mensili di monitoraggio presso la cooperativa stessa.

Considerazioni a sostegno della fattibilità dell'iniziativa

Per garantire una maggior capacità d’azione del progetto di portierato sociale è stato previsto un progetto antecedente di attivazione della comunità limitrofa a Casa Giglio (sita in Via Cappel Verde 2 angolo Via XX Settembre a Torino) in modo da facilitare l’interazione tra le famiglie ospiti e la comunità circostante. Il progetto di engagement di comunità, seguito dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, ha inizio tre mesi prima della conclusione dei lavori di adeguamento della struttura, al fine di preparare la comunità all'apertura della stessa e avrà fine dopo 3 mesi di affiancamento al portiere sociale che porterà avanti i rapporti della comunità integrando i bisogni delle famiglie ospiti della struttura. All'apertura della struttura ci sarà una festa di inaugurazione per coinvolgere i donatori, gli ospiti e la comunità nelle attività che avranno inizio in struttura da quel momento in poi e per trasmettere alle famiglie la sensazione di essere realmente accolte.

Nome del progetto: Il Portiere Sociale di Casa Giglio
Organizzazione proponente: Giglio onlus
Area di intervento del progetto: Salute & Welfare