Nascere con una patologia chirurgica significa vivere una condizione che segna la vita del bambino e quella della sua famiglia. I bambini, insieme ai loro genitori, devono affrontare una serie di complessità: il trauma della diagnosi di malformazione, che spesso avviene prima della nascita del bambino, un percorso chirurgico che spesso prevede lunghi ricoveri e interventi ripetuti nel tempo, il doversi recare in un centro pediatrico specializzato con i conseguenti problemi economici e logistici.

L'azione di A.B.C. si concentra presso l'IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, una realtà ospedaliera che, per la sua alta specializzazione in alcuni settori della chirurgia pediatrica, attrae pazienti da tutta Italia. 

Il progetto "A.B.C. Sentirsi a Casa" dell'Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus

Il progetto di A.B.C. vuole integrare al meglio i servizi dell’Ospedale Burlo, unendo alla cura offerta durante il ricovero una serie di servizi per poter affrontare meglio il pre-ricovero, l’ospedalizzazione ed il post-ricovero, mettendo i bambini chirurgici e i loro genitori nelle migliori condizioni per affrontare la malattia. In particolare, con "A.B.C. Sentirsi a Casa", l'obiettivo è quello di aiutare le famiglie dei bambini chirurgici provenienti da tutta Italia che devono affrontare complessi e ripetuti ricoveri presso l'Ospedale con: 

  • l’accoglienza gratuita nelle cinque case messe a disposizione dall'Associazione;
  • il supporto emotivo e psicologico durante il ricovero e il post-ospedalizzazione;
  • la presenza dei volontari per l’attività di vicinanza ai bambini in reparto;
  • il supporto economico delle famiglie. 

Secondo il modello seguito da A.B.C., il benessere del bambino è strettamente collegato a quello della sua famiglia, che viene riconosciuta e supportata nella sua interezza dal punto di vista delle necessità organizzative, economiche e psicologiche. Il modello di assistenza a 360 gradi proposto diventa ancora più importante a seguito dell'emergenza Covid-19, che ha aggravato ulteriormente la condizione di fragilità in cui si trovano i bambini chirurgici e le loro famiglie.

A chi è rivolto il progetto

Il progetto "A.B.C. Sentirsi a Casa" metterà a disposizione di 120 famiglie che frequentano l'ospedale Burlo un alloggio confortevole adeguatamente attrezzato, offrendo a 10 di loro che devono affrontare cure onerose un supporto economico durante il periodo di ricovero del bambino. Inoltre, per rendere l'esperienza in ospedale meno traumatizzante possibile, saranno presenti volontari in reparto per intrattenere 2.500/3.000 bambini degenti, mentre 130 famiglie potranno beneficiare del servizio di accompagnamento emotivo e psicologico.

Investiti in maniera indiretta dai benefici del progetto saranno poi i 50 operatori sanitari dell'Ospedale e i 35 volontari dell'Associazione.

 

Nome del progetto: A.B.C. Sentirsi a Casa - Progetto di accoglienza e supporto psicologico per i bambini ricoverati presso il reparto di chirurgia dell’IRCSS Materno Infantile Burlo Garofolo e le loro famiglie
Organizzazione proponente:  A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus
Area di intervento: Salute & Welfare