ISAL conduce da anni ricerche dedicate specificamente all’identificazione di markers biologici che permettano di fornire a tutti i pazienti una diagnosi di precisione e personalizzata sul dolore e di definirne la severità in maniera scientifica e oggettiva.
Quest’obiettivo è stato già in parte raggiunto con l’identificazione del primo biomarker al mondo in grado di certificare la presenza di dolore cronico severo in pazienti con Fibromialgia e Osteoartrite. Il biomarker identificato – la percentuale di linfociti B che esprimono il recettore Mu (Mu-Lympho-Marker, MLM) – ha anche permesso di confermare la base organica della Fibromialgia.
Quello che ISAL intende fare è proseguire la ricerca per validare e confermare i risultati ottenuti in un campione più ampio di pazienti con FM.
La conferma del Mu-Lympho-Marker (MLM) come biomarcatore per il dolore cronico severo associato alla FM può avere numerosi impatti positivi sulla vita dei beneficiari: innanzitutto, consente una certificazione della presenza di dolore e della sua severità, permettendo minori ritardi ed errori diagnostici, con un miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei loro caregivers. Una caratterizzazione esaustiva del MLM potrebbe inoltre aprire la strada alla definizione di nuove strategie terapeutiche e allo sviluppo di nuovi farmaci, individuando in modo preciso e personalizzato il trattamento più adeguato, con evidenti risparmi di tempo e di costi.