Il Progetto Do ut Re prende vita intervenendo nell’Area che vede al centro l'inclusione e lo sviluppo socio economico dei giovani della provincia di Rieti. L’associazione La Musica Secondo Cecilia si impegna a realizzare interventi che, mettendo al centro il linguaggio artistico – musicale, vadano allo stesso tempo a contrastare forme di disagio, promuovendo la cittadinanza attiva degli adolescenti che si impegnano ad offrire parte del loro tempo libero in attività di solidarietà, grazie alla rete che sta nascendo con le associazioni del territorio che fanno capo alla Casa del Volontariato di Rieti e con la Caritas diocesana.

Il progetto si basa sulla volontà di rafforzare i rapporti di rete a livello locale, mira a promuovere una maggiore autonomia nei beneficiari e a rafforzare l’atteggiamento di interesse attivo nei confronti di ciò che accade intorno a sé. La speranza è che le buone pratiche di questo progetto possano alimentarne di nuove in contesti diversi da quello originario.

Il progetto Do ut Re rappresenta un intervento prioritario in un territorio in cui, l’alto tasso di disoccupazione dovuto alla grave crisi che ha colpito il polo industriale reatino ha comportato una forte fragilità economica nelle famiglie che non hanno più la capacità di affrontare spesso neanche la quotidianità.

Sottolineiamo alcuni aspetti:

  • Fragilità del tessuto familiare e aumento della conflittualità tra genitori;
  • Nuove povertà legate a fragilità economiche e sociali;
  • Necessità di potenziare e creare luoghi, attrezzature e strumenti utili all'aggregazione giovanile in orario extrascolastico;
  • Necessità di interventi di contrasto alla crescente diffusione delle situazioni di disagio, soprattutto in relazione ai bambini e ragazzi con handicap.

Il progetto promosso, dalla durata di 18 mesi, va ad incidere in maniera esplicita e mirata sui seguenti destinatari diretti:

  • 20 adolescenti dai 13 ai 17 anni, provenienti da nuclei familiari con difficoltà economica, individuati sulla base delle segnalazioni dei Servizi Sociali. In caso di richieste superiori alle possibilità sarà stilata una graduatoria in base agli indicatori Isee.
  • 40 tra diversamente abili che fanno capo ad associazioni di volontariato della provincia di Rieti, ed anziani dei centri sociali; Il progetto avrà anche un suo effetto su destinatari indiretti, in primo luogo le famiglie degli adolescenti e degli utenti delle associazioni di volontariato coinvolti e a seguire anche sugli altri alunni della Secondo Cecilia che possono essere spinti a seguire la buona prassi del progetto, decidendo di mettersi in gioco a loro volta.

Durante il periodo di svolgimento del progetto sarà costante l'attività di monitoraggio. Prevista una azione specifica che coinvolgerà tutti i partner della rete al fine di stabilire relazioni di collaborazione pro attiva con i soggetti attivi sul territorio e in particolare con adolescenti con disabilità e anziani (grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio che fanno capo alla Casa del Volontariato di Rieti). Il sistema di monitoraggio adottato punta a definire gli indicatori che misureranno il livello di realizzazione, di risultato e soprattutto di impatto nell’immediato e nel medio/lungo periodo per consentire sia di verificare la bontà dell’intervento attraverso la misurazione del livello di efficienza ed efficacia raggiunti, sia di individuare eventuali varianti e scostamenti rispetto a quanto progettato per definire anche politiche correttive per le esperienze future.