In Italia, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è riconosciuta come un diritto. Esistono leggi e strumenti, come il collocamento mirato introdotto dalla Legge n. 68 del 1999, che promuovono l’accesso al lavoro come forma di autorealizzazione e partecipazione alla vita sociale. Tuttavia, tra le persone con disabilità gravi, solo il 31,3% è occupato: meno della metà rispetto alla popolazione senza limitazioni.

A fronte di questo divario, c’è chi ha deciso di offrire nuove possibilità. È il caso dell’Associazione I Buffoni di Corte APS, che ha dato vita a un progetto che coniuga formazione, autonomia e relazione attraverso uno strumento semplice quanto potente: la cucina.

Il progetto "Mani in pasta" dell'Associazione I Buffoni di Corte APS

Nato nel 2021 come progetto pilota, “Mani in pasta” è oggi un appuntamento settimanale, anzi due: due giornate, ogni settimana, dedicate a cucinare insieme, condividere il pranzo e riordinare lo spazio. Un'attività concreta, che stimola l’apprendimento di competenze utili al lavoro e alla vita quotidiana, e allo stesso tempo rafforza i legami tra persone diverse, provenienti da contesti differenti.

L’obiettivo più ambizioso è trasformare il laboratorio in un vero e proprio punto ristoro, aperto al pubblico, dove servire pasti semplici e di qualità anche durante eventi diurni e serali. Il progetto prenderà forma all’interno di La Corte, il nuovo polo dell’autonomia e della formazione dell’Associazione, in via Rubino 82 a Torino. Qui, in un’ex scuola dell’infanzia ristrutturata e riqualificata, sorgerà una cucina professionale dotata di attrezzature avanzate, come piastre a induzione e forni ad alta efficienza, per garantire sicurezza, qualità e sostenibilità.

Un’area ristoro con 50/60 coperti completerà lo spazio, permettendo ai ragazzi e alle ragazze con disabilità cognitiva di sperimentarsi in mansioni legate alla cucina e al servizio, in un ambiente protetto ma reale. Il contatto con il pubblico sarà parte integrante del percorso: un’occasione di crescita personale, ma anche un gesto concreto di sensibilizzazione collettiva.

A chi è rivolto il progetto

I beneficiari diretti del progetto saranno circa 50-60 persone nel corso dell’anno, coinvolte in tutte le fasi del processo: dalla scelta del menù alla spesa, dalla preparazione dei piatti alla gestione della sala, fino al riordino degli spazi. Un’esperienza pratica, che stimola autonomia, capacità organizzativa e spirito di squadra.

Beneficiari indiretti saranno gli abitanti del quartiere e della città, che potranno accedere al servizio di ristorazione e partecipare agli eventi. Ma soprattutto, l’intera comunità potrà trarre beneficio da un progetto che restituisce dignità al lavoro e visibilità alle competenze delle persone con disabilità, contribuendo a cambiare lo sguardo, superare stereotipi e costruire una società più equa, coesa e accogliente.

 

Nome del progetto: Mani in pasta
Organizzazione proponente: Associazione I Buffoni di Corte APS
Area di intervento: Inclusione & Sviluppo Sociale