In Italia, il cancro rappresenta la seconda causa di morte e colpisce ogni anno centinaia di migliaia di persone. Sebbene la prevenzione e la diagnosi precoce siano strumenti fondamentali per contrastare l’insorgenza e l’aggravarsi della malattia, non tutte le fasce della popolazione vi accedono allo stesso modo. Tra queste, le persone detenute sono particolarmente esposte a fattori di rischio: ambienti sovraffollati, igiene precaria, carenza di personale sanitario e scarsità di programmi di prevenzione.
LILT Milano Monza Brianza ha deciso di agire su questo fronte con un progetto dedicato alla tutela della salute femminile nelle carceri, che prende forma con interventi strutturati di educazione sanitaria, screening oncologici e per le infezioni sessualmente trasmissibili (IST).
Il progetto "Prevenzione nelle carceri" di LILT Milano Monza Brianza
Nel marzo 2023, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, LILT ha avviato un progetto pilota nella Casa di Reclusione di Bollate portando lo “Spazio Mobile LILT” all’interno del carcere per offrire visite mediche gratuite e seminari informativi e per somministrare di questionari conoscitivi alle detenute e al personale. Il successo dell’iniziativa ha portato, nel 2024, all’estensione del progetto anche al carcere di San Vittore e all’ICAM, coinvolgendo circa 185 detenute e 250 operatori penitenziari.
Il progetto promuove la prevenzione oncologica e delle IST attraverso azioni concrete:
- programmi di sensibilizzazione su tumori femminili e infezioni sessualmente trasmissibili;
- screening e visite gratuite a cura di personale medico specializzato;
- somministrazione di questionari per rilevare i bisogni sanitari e il livello di conoscenza dei temi trattati;
- percorsi di health literacy per migliorare la consapevolezza e la presa in carico della propria salute.
L’iniziativa si fonda su valori chiave quali l'inclusione di una popolazione emarginata, la risposta a un bisogno espresso dagli stessi istituti penitenziari, l'attenzione alla qualità degli interventi e la costruzione di un percorso triennale che valorizzi quanto già avviato.
A chi è rivolto il progetto
Il progetto è pensato principalmente per le donne detenute nelle carceri della provincia di Milano: circa 85 riceveranno visite di prevenzione oncologica e screening per le IST. I beneficiari indiretti comprendono circa 150 operatori penitenziari, ai quali saranno offerti screening specifici.
Più in generale, l’intervento si rivolge a una comunità carceraria spesso invisibile e vulnerabile, con l’obiettivo di offrire pari opportunità di cura e prevenzione, migliorare lo stato di salute collettivo e promuovere la consapevolezza su temi fondamentali come la salute femminile e la prevenzione oncologica. Un passo importante verso un sistema sanitario più equo e inclusivo, anche oltre le sbarre.
Nome del progetto: Prevenzione nelle carceri
Organizzazione proponente: LILT Milano Monza Brianza APS
Area di intervento: Salute & Welfare