Cascina don Guanella rappresenta un modello storico e tradizionale locale delle cascine, un tempo luogo di vita e di sviluppo socio economico a carattere familiare, in grado anche di fungere da efficace modello di inclusione sociale.
La grande distribuzione e lo sviluppo industriale ed economico ante crisi, hanno favorito un repentino abbandono di queste strutture e, con loro, il rischio della perdita delle produzioni, delle tradizioni, del know-how di cui era ricco il territorio del Lario orientale. La perdita di questo patrimonio di esperienze può significare la scomparsa o marginalizzazione della filiera produttiva locale, dei mestieri e delle tradizioni, che sarebbero invece preziosi per favorire processi di inclusione e di emancipazione di fasce sociali altrimenti poco appetibili nei circuiti produttivi. Ci riferiamo a quelle categorie sociali particolarmente svantaggiate e, fra loro, i soggetti più esposti al rischio di una deriva fatta di emarginazione: i ragazzi e i giovani.
Beneficiari diretti circa trenta minori/anno tra i ragazzi affidati alla comunità educativa Casa don Guanella. si tratta di minori a giovani accompagnati da gravi disturbi della personalità, oppure cresciuti in condizioni di notevole disagio familiare. e ancora, minori stranieri non accompagnati, soli e senza adulti di riferimento. E infine, Giovani alle prese con provvedimenti giudiziari per aver commesso reati durante la minore età.
I giovani accompagnati da Cascina don Guanella sono ragazzi a grave rischio di esclusione: minori con problemi seri di formazione della propria identità; giovani migranti, di prima o seconda generazione, alle prese con spinte contrastanti di appartenenza e definizione di sé. Molti di loro sono “Minori Stranieri Non Accompagnati”, senza famiglia e adulti di riferimento; Ragazzi alle prese con nuove forme di povertà e di deprivazione, non solo economica ma anche relazionale. Molti provengono dal circuito penale/minorile, già accompagnati dallo stigma deviante. La questione che spesso accomuna questi giovani è l’aver già vissuto situazioni di emarginazione, di fallimento e, a volte, di aver perso la speranza o l’ambizione per una propria emancipazione. Qualsiasi progetto educativo che voglia porsi l’obiettivo di una reale emancipazione dei giovani a rischio di emarginazione, dovrà fare i conti con questa domanda di inclusione e realizzazione di sé.
Dentro un programma di agricoltura sociale molto vasto, chiamato Cascina don Guanella, che comprende produzione agricola di materie prime, allevamento, filiera interna di trasformazione dei prodotti, si tratta ora di dotarsi di una cucina professionale e dell'arredamento per dare vita a servizi di ristorazione agrituristica, al fine di creare valore economico aggiunto, nuove professionalità ed occasioni formative e nuovi posti di lavoro per i giovani coinvolti dal progetto. Obiettivo specifico del presente progetto è l'acquisto di un forno professionale a convenzione e vapore, del valore di 15.000 euro al fine di portare a compimento l'allestimento della cucina.
Il progetto intende realizzare un modello di agro-ecologia circolare, attraverso una filiera a km 0, naturale e a basso impatto ambientale, in grado di proporsi come luogo di formazione e orientamento, di diffusione delle competenze e che conduca a creare professionalità a favore di in condizione di svantaggio. Il progetto intende sviluppare una concezione di welfare societario in grado di rigenerare risorse già disponibili – ambientali e sociali – attraverso una filiera che parta dalla materia prima fino alla trasformazione dei prodotti e infine alla ristorazione. Tale concezione mira ad aumentare la sostenibilità e l’efficacia degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività. Si tratta di una nuova proposta culturale che intende promuovere forme di inclusione e di risposta ai problemi sociali attraverso forme di sostenibilità economica ed autonomia.