L'intervento è urgente perché è una risposta concreta alla carenza nell'attuale contesto sociale e territoriale ove è scarsissima l'offerta di percorsi realmente professionalizzanti per i soggetti con disabilità o più deboli. La necessità è quella di un luogo strutturato per l'accoglienza di questi soggetti con un pool di risorse preparate e abituate a operare l'integrazione a 360°, che garantisca loro un percorso professionalizzante volto a dare delle competenze e, tramite l'avviamento al lavoro, una speranza di futuro.
Questo è il cuore dell'offerta del progetto Chicco Cotto, tale cooperativa, oltre ad essere luogo di lavoro per alcuni ragazzi che hanno ormai finito il loro percorso formativo, è luogo di continua formazione di altri ragazzi e degli stessi operatori che ogni giorno imparano qualcosa da coloro ai quali trasmettono le competenze. Allo stesso modo, gli enti ove sono presenti le postazioni diventano un luogo di inclusione e speranza per i più deboli.

Descrizione e numero dei beneficiari dell'intervento

I beneficiari diretti del progetto sono:
- Circa 30 ragazzi diversamente abili, che provengono da istituti scolastici torinesi o che hanno già concluso la scuola dell’obbligo.
- Circa 10 ragazzi della Scuola Secondaria di I grado Cottolengo che iniziano le attività propedeutiche al futuro inserimento nel percorso di formazione lavoro.
- Circa 10 adulti che sono sia il personale tecnico ed educativo che forma i ragazzi, sia gli educatori personali dei ragazzi che li accompagna nell’attività.
I beneficiari indiretti del progetto sono:
- Le famiglie dei ragazzi impegnati nel progetto Chicco Cotto, sollevate dalla greve preoccupazione dell’inattività dei figli e confortati dalla speranza di un futuro lavorativo per loro
Gli utenti finali che beneficiano e beneficeranno delle postazioni di ristoro; essi possono contribuire a un pezzetto di felicità per soggetti meno fortunati, con un piccolo gesto dal grande impatto sociale.

Finalità e allineamento con l'area di intervento

Il progetto mira a:
- Fornire ai ragazzi con disabilità/BES/disagio uno strumento concreto di avviamento al lavoro, rendere autonomi ed autosufficienti ragazzi che, altrimenti, sarebbero costretti a rivolgersi a centri diurni e/o centri di accoglienza sanitaria.
- Prevenire il crescente fenomeno della dispersione scolastica dei ragazzi in difficolta nella scuola secondaria. Tale scopo si traduce nella creazione di un modello che unisca didattica e inserimento lavorativo e che permetta, da un lato, ai soggetti piu svantaggiati, di proseguire gli studi nella scuola secondaria e, dall’altro, di crescere professionalmente.
Ciò è possibile attraverso una metodologia che prevede un modello di alternanza scuola-lavoro con un numero variabile di ore settimanali di attività (teorica e pratica) presso la cooperativa. I ragazzi, infine, possono ambire a una qualifica che dia riconoscimento del percorso svolto e certifichi le competenze acquisite

Impatto che verrà raggiunto dal progetto

La Chicco Cotto mira a costruire un modello di formazione e avviamento al lavoro pienamente sostenibile e, come tale, replicabile in altri contesti (scolastici e aziendali) su scala regionale, nazionale e internazionale.
Le attività svolte nel progetto sono attività di formazione teorica e pratica da parte dei tutor ai ragazzi con disabilità, secondo dei moduli studiati in maniera personalizzata su ciascuno.
Esse si prefiggono di insegnare loro a gestire tutte le fasi di una macchina del caldo e del freddo, dagli approvvigionamenti, al rifornimento, manutenzione e rendicontazione, fino alla gestione del magazzino. Tali procedure vengono prima insegnate in ambienti protetti costruiti riproponendo postazioni di ristoro / magazzino nei locali della Chicco Cotto, per poi essere svolte all’interno degli enti in cui la Cooperativa ha i suoi distributori e nel vero magazzino, quando i ragazzi raggiungono la maggiore età e sono formati abbastanza.

Principi chiave

Un principio è sicuramente la ricerca del raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile dei ragazzi con disabilità. Ciò avviene tenendo conto delle capacità e competenze di partenza dei ragazzi coinvolti e sono su di esse calibrate. Tali moduli possono partire già da molto presto sotto forma di laboratori scolastici con alcune attività propedeutiche, realizzate con materiali di prova. Altro principio è la replicabilità del progetto, che, con la giusta formazione, può essere senza alcun problema trasportato in altri ambienti e territori, coinvolgendo scuole ed enti.

Modalità di monitoraggio dell'iniziativa e dei suoi risultati

Per monitorare l'iniziativa e i risultati della medesima in primo luogo verranno effettuate riunioni a cadenza periodica del personale coinvolto, insieme al presidente della Cooperativa e a un soggetto nominato referente per il progetto in questione. Inoltre i tutor dei ragazzi saranno tenuti alla composizione di un report di verifica dell'attività annuale, insieme alla compilazione di una griglia di valutazione che indichi il livello di competenza raggiunto da ciascun ragazzo.

Considerazioni a sostegno della fattibilità dell'iniziativa

A fronte dei rischi individuati, l'iniziativa presenta un grado di fattibilità molto elevato, motivato anche dall'esperienza che la Cooperativa Chicco Cotto ha maturato nel medesimo ambito del progetto in questione. Essa, tramite il personale, i propri beni e servizi e il sostegno dei benefattori, si prodiga per superare ogni possibile criticità e portare a termine anno dopo anno la propria missione: dare ai ragazzi in difficoltà una speranza reale di futuro.

Nome del progetto: Ristorazione diversamente automatica
Organizzazione proponente: Chicco Cotto
Area di intervento del progetto: Inclusione & Sviluppo Sociale