Sul territorio nazionale e quindi si presuppone anche sul territorio torinese (fonte Fondazione Umberto Veronesi 15-04-2019) ci sono dal 1,5 al 3 per cento di giovani con disturbi psichiatrici (disturbi d'ansia, disturbi dell'umore, disturbi di comportamento alimentare, disturbi psicotici).
Si evidenziano dei comportamenti di isolamento, relazionale, culturale, lavorativo, passività verso la vita, a volte anche autolesionismo, sviluppo di ossessività. Per contrastare e migliorare la qualità di vita ed evitare l'aggravarsi della malattia abbiamo, concordato con i medici curanti un intervento che favorisca un inserimento che li prepari ad un eventuale futuro nel mondo del lavoro. Anche gli stessi malati e le loro famiglie richiedono in modo continuo e pressante un lavoro.
Descrizione e numero dei beneficiari dell'intervento
E’ previsto un incontro con un operatore ecologico che terrà una lezione sulla pratica di pulizia territoriale. Selezioneremo anche 10-13 Tutors che accompagneranno, a turno, i partecipanti del progetto. L’intervento, della durata di due ore, sarà effettuato tre giorni alla settimana. Il gruppo sarà diviso in squadre cui sarà assegnata un’area di competenza, al fine di responsabilizzare ogni partecipante.
I malati psichici hanno una notevole difficoltà di relazione. La maggioranza tende a isolarsi dall’ambiente sociale e lavorativo, non ha amicizie e spesso non esce di casa. E’ impaurito e rischia di regredire allo stato infantile. Dati OMS evidenziano che la percentuale di popolazione toccata dalla malattia è del 3%, quindi su Torino abbiamo circa 27.000 malati psichici.
Finalità e allineamento con l'area di intervento
Per quanto riguarda gli assistiti (malati) ci aspettiamo una diminuzione dell'isolamento, un aumento dell’autostima, di responsabilità, della puntualità, della continuità dell'azione, dell’autonomia, della capacità operare in gruppo, della gratificazione dell'intervento.
Impatto che verrà raggiunto dal progetto
Per i tutors aumento della conoscenza degli assistiti , aumento delle capacità organizzative e di controllo gestionale delle persone, aumento delle esperienze che serviranno loro nella futura vita professionale.
Per i familiari degli assistiti sollievo per più ore alla settimana dall’accudimento quotidiano del malato.
Per i residenti della zona conoscenza del mondo psi in funzione antistigma, visibilità e conoscenza della associazione, relazioni che possono crearsi con i partecipanti, pubblicità dell’associazione e dei suoi sostenitori. Finalità che corrispondono all'area Salute e Welfare - prevenzione delle malattie croniche
Chiederemo all’AMIAT di avere in comodato d’uso gratuito gli strumenti di pulizia, e dell’attrezzatura. Selezioneremo i Tutors volontari che accompagneranno i partecipanti al progetto. Contatteremo le istituzioni (Comune, Circoscrizione e AMIAT) per definire un protocollo d’intesa che possa evidenziare il carattere sociale dell’azione e la bontà del progetto. Creeremo il gruppo dei partecipanti all’azione.
Principi chiave
I partecipanti al progetto si avvantaggeranno nel recupero delle capacità e potranno acquisirne di nuove. Già definire un luogo fisso in cui verrà svolto il lavoro avrà come conseguenza di responsabilizzare e gratificare il malato, rendendolo consapevole del suo lavoro e delle sue capacità nello svolgerlo. Sarà interessante relazionarsi con i cittadini residenti in zona che avranno il piacere di avere il loro parco pulito con continuità e che potranno sviluppare un certo rapporto amicale che avrà una funzione antistigma e di maggior conoscenza della malattia mentale. Innovativo per la continuità nel tempo. ( non sarà un intervento a spot).
La ricerca di altri finanziatori, che possano riscontrare la bontà del progetto, lo renderanno sostenibile nel tempo.
Modalità di monitoraggio dell'iniziativa e dei suoi risultati
Sarà interessante monitorare l’interesse dei cittadini residenti della zona e frequentatori dell’area verde che sarà pulita con continuità. Si suppone che la continuità svilupperà un rapporto amicale con il gruppo ecologico. Avrà una funzione antistigma e di maggior conoscenza della malattia mentale. Innovativo per la continuità nel tempo. ( non sarà un intervento a spot).
Il monitoraggio verrà diviso in quattro parti: il primo sarà quello riguardante le procedure del processo e l'analisi della bontà dello stesso, la taratura eventuale e le modifiche in corso d'opera. Secondo monitoraggio quantitativo: presenze, frequenza, puntualità.
Terzo monitoraggio qualitativo: qualità del lavoro, atmosfera del gruppo, rapporti con il territorio e con gli abitanti della zona. Questi controlli saranno rilevati ad ogni intervento e successivamente registrati dalla segreteria.
Quarto monitoraggio: all'inizio percorso uno psicoterapeuta intervisterà i partecipanti per valutare le capacità dei singoli e effettuerà un’intervista alla fine dell'anno per valutare i miglioramenti sul campo comportamentale.
Dopo sei mesi dalla fine del progetto effettueremo un monitoraggio per individuare le esperienze lavorative che si saranno sviluppate.
Considerazioni a sostegno della fattibilità dell'iniziativa
La nostra trentennale esperienza a sostegno dei malati e dei loro familiari, aiutata dai finanziatori pubblici e privati che hanno sorretto le nostre iniziative, ci consentono di essere positivi sui risultati che potrà portare questo nuovo progetto. La ricaduta culturale e sociale dei nostri interventi ha portato risparmio sulle spese della sanità e una migliore conoscenza della malattia.
Nome del progetto: Real-Parco
Organizzazione proponente: Di.A.Psi. Piemonte ONLUS
Area di intervento del progetto: Salute & Welfare