L'inserimento delle persone con autismo nel mondo del lavoro è una fase cardine nel percorso della loro integrazione sociale e nella conquista dei diritti. Il lavoro non è solo uno strumento di sostegno economico, ma anche un mezzo di espressione del proprio essere, una possibilità di affermazione e di integrazione sociale per la persona. L’assenza delle persone autistiche dal mondo del lavoro non è dovuta alla loro mancanza di attitudini e capacità lavorative, ma all’inesistenza di programmi scolastici e formativi e di offerte adeguate.
“Bistrani” intende dimostrare che attività imprenditoriale e attività sociale non solo possano procedere all’unisono, ma possono essere leva del cambiamento sociale e culturale, specifico di un territorio, generale di un gruppo sociale e che attraverso la ristorazione, si può favorire il processo di formazione ed inserimento lavorativo/occupazionale e sociale delle persone con autismo.

Descrizione e numero dei beneficiari dell'intervento

I beneficiari sono giovani ed adulti con autismo in forma lieve e severa. Al momento sono 3 le persone con autismo che, con forme contrattuali diverse, stanno lavorando al BiStrani, mentre altre sette beneficiano indirettamente delle attività lavorative attraverso la partecipazione al Laboratorio JOB LAB. Ad ottobre partiranno nuovi progetti per le persone più gravi. L'aggiunta della Cucina e del forno per preparare pane e pizza ci permetterà di accogliere nuovi tirocini/apprendistati e di allargare la tipologia dei Laboratori alle nuove attività e dunque di coinvolgere altri partecipanti. La presenza della Cucina creerebbe quindi un laboratorio permanente che avvicinerebbe i disabili ad attività formative, creative e produttive attinenti alla vita normale, replicabili dunque in altri contesti.

Finalità e allineamento con l'area di intervento

Bistrani e la sua Cucina e l'Area di intervento sono ambiti assolutamente sovrapponibili: togliere la popolazione con autismo dai margini della società (dal confinamento nei centri o nelle case con i genitori) e creare per loro occasioni di lavoro e/o occupazione che gli permettano di fare il loro ingresso nella società, di guadagnare, di avere accesso al mondo del lavoro come gli altri giovani, di far emergere le loro potenzialità, di produrre... è strumento di conquista dei diritti fondamentali tra i quali quello dell'inclusione e dello sviluppo socio-economico del singolo.

Impatto che verrà raggiunto dal progetto

Nuovi inserimenti lavorativi/occupazionali di persone nello spettro autistico, ma soprattutto una nuova coscienza da parte dei Servizi sociali, degli operatori e delle stesse famiglie rispetto alle capacità lavorative/occupazionali e sociali di queste persone. Il lavoro e la formazione ad esso collegata, devono diventare la nuova forma di 'cura' al posto dell'attuale intervento assistenziale e protetto e la persona con autismo deve diventare forza lavoro e soggetto sociale e non più solo 'paziente' da assistere. L'impatto dunque è molteplice: sociale, culturale, economico, etico.

Principi chiave

- Creare opportunità occupazionali/lavorative per persone con autismo in un contesto di normalità;
- sensibilizzare la cittadinanza sulla patologia dell’autismo;
- creare occasioni di integrazione con i residenti del quartiere;
- far vivere alle famiglie con ragazzi con autismo momenti di normalità;
- dimostrare che le persone con autismo, di ogni livello e gravità, possono lavorare o svolgere mansioni/attività occupazionali;
- creare un modello di impresa sociale che possa essere replicato in altre zone.

Modalità di monitoraggio dell'iniziativa e dei suoi risultati

Il monitoraggio, nel nostro caso, riguarda più di tutto la crescita personale, attitudinale e delle autonomie del disabile. Per tale motivo, così come già in corso, verranno create delle schede con le quali monitorare gli inserimenti lavorativi e le attività laboratoriali attraverso la rilevazione di dati specifici: interesse, capacità attentiva, risposta produttiva, acquisizione di abilità, capacità di lavorare in gruppo, puntualià, gradimento, continuità, progressi, lacune/problematiche (sulle quali incentrare maggiormente il training).

Considerazioni a sostegno della fattibilità dell'iniziativa

La considerazione principale riguarda gli obiettivi che il BiStrani e la sua Cucina si sono prefissati, in primis cambiare la cultura attorno all'autismo: le persone con questa disabilità non devono più essere viste come 'pazienti' da assistere in quanto disabili intellettivi, ma forza lavoro o, nella peggiore delle ipotesi, persone in grado di apprendere e svolgere piccole mansioni.
Certamente occorre creare le giuste condizioni per trasferire loro competenze e strumenti. BiStrani vuole potare le persone con autismo nel mondo, prima di tutto in quello lavorativo. Intende quindi creare un modello che sostituisca l'attuale intervento meramente assistenzialista.
E' un cambio culturale importante che però incomincia ad essere capito anche dai servizi: ed il numero in crescita delle richieste di inserimento lo dimostra.

Nome del progetto: La Cucina di BiStrani
Organizzazione proponente: Associazione Autismo e Società Onlus  
Area di intervento del progetto: Inclusione & Sviluppo Sociale