Il progetto verrà realizzato sul territorio piemontese, contando sulla collaborazione tra le Associazioni che si occupano di ictus e di riabilitazione dei pazienti post ictus, che verranno attivamente coinvolti nella realizzazione. ci avverremo anche della collaborazione con la Federazione Nazionale dei pazienti e familiari afasici e delle varie sedi regionali.

L'ictus in Italia è la terza causa di morte ed è in costante aumento, in parallelo con l'innalzamento dell'età. Le statistiche dell'Unione Europea valutano un aumento del 34percent. dei casi di ictus entro il 2035. L'11percent. delle persone colpite da ictus muore subito, il 16percent. muore entro il primo anno, il 35percent. dei sopravvissuti resta disabile con una disabilità permanente grave. All'incirca il 30percent. di essi presenta anche permanenti disabilità nell'area del linguaggio, diventando afasico, ovvero capace di comprendere ma incapace di parlare, leggere e scrivere. La qualità della vita dei sopravvissuti e delle loro famiglie diminuisce considerevolmente, andando ad aumentare i problemi di salute comprensenti: depressione, ansia, ritiro sociale. L'età di incidenza dell'ictus si abbassa sempre di più e sta arrivando a toccare anche la fascia di popolazione intorno ai 40 anni, ignara delle azioni di prevenzione.

Principi chiave

1. Diminuzione dei casi di ictus sul territorio italiano; 2. miglioramento degli stili di vita della popolazione; 3. diffusione delle informazioni sull'ictus e sulle sue conseguenze; 4. nella popolazione gia' colpita da ictus stimoli alla partecipazione sociale; 5. sempre nella popolazione gia' colpita stimoli a mettere in atto uno stile di vita sano per evitare recidive; 6. ampliamento delle informazioni per i caregiver.

Finalità e allineamento con l'area di intervento

La finalità del progetto è duplice:
1) realizzare una campagna multimediale di sensibilizzazione rispetto all'ictus, evidenziando quali siano le azioni concrete di prevenzione che ogni individuo può introdurre nella propria vita, migliorando il proprio stile di vita e diminuendo i fattori di rischio
2) realizzare la campagna multimediale grazie ad un gruppo di persone reduci da ictus che parleranno non solo della loro esperienza, ma delle azioni di riduzione del rischio e dell'importanza della qualità della vita. Nella fase di realizzazione verranno coinvolti anche caregiver che forniranno il loro punto di vista e le azioni utili da attuare. Agire sulla prevenzioni, sugli stili di vita e sulla valorizzazioni di azioni positive per la percezione della qualità della vita ha l'obiettivo di impattare positivamente sulla riduzione dei costi sanitari, qualora le azioni vengano messe in atto.

Descrizione e numero dei beneficiari dell'intervento

L'azione di prevenzione e informazione riguarda tutta la popolazione italiana adulta sopra i 30 anni, sia maschi che femmine. Riteniamo che loro siano i beneficiari diretti, perchè soggetti che hanno tempo di mettere in atto stili di vita efficaci a favorire la prevenzione. Riteniamo beneficiari indiretti tutti i reduci da ictus. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità si possono contare circa 207.000 casi di ictus ogni anno, numero destinato a raddoppiare entro il 2035. Il numero di soggetti sopravvissuti a un ictus che hanno avuto conseguenze disabilitanti permanenti si aggira intorno ai 916.000, numero in costante aumento in percentuale di circa il 30percent. annuo (per disabilità motorie, fisiche, intellettive). Una campagna informativa realizzata da persone già colpite da ictus può mostrare loro che una buona qualità della vita è possibile anche se colpiti da varie disabilità, stimolandoli a limitare il ritiro sociale che mettono in atto molto spesso.

Impatto che verrà raggiunto dal progetto

1. Scopo: sensibilizzare la popolazione a rischio sull'importanza della prevenzione e sull'acquisizione di stili di vita adeguati.
2. Gli obiettivi sono molteplici: a. la campagna di sensibilizzazione ha l'obiettivo sul lungo termine di stimolare la prevenzione; b. la realizzazione della campagna con il coinvolgimento di reduci da ictus ha come primo obiettivo un forte impatto di sensibilizzazione rispetto al problema e come secondo obiettivo quello motivazionale negli attori coinvolti, che posso mettere in gioco la loro esperienza senza timore e sapendo che può aiutare altre persone.
3. I sotto-obiettivi impliciti riguardano: a. le persone coinvolte e i loro famigliari: motivati a svolgere un percorso lungo di lavoro in gruppo avente come obiettivo la realizzazione di una campagna informativa, si ritiene che le persone coinvolte avranno un innalzamento della qualità della vita, sentendosi utili, attive e coinvolte usando tutte le loro capacità residue e potendo mostrare a loro stessi e ai loro famigliari che che si possono ancora attivare dei percorsi di senso motivanti. b. Nelle campagne informative, anche quando si parla di disabilità, spesso la disabilità stessa viene taciuta o accennata o evocata: invece in questo caso noi vogliamo renderla protagonista della campagna, per mostrare che non ci si deve vergognare ma che una vita attiva è possibile. c. Altro sotto obiettivo è quello di stimolare le persone che sono passate attraverso la stessa esperienza a uscire allo scoperto, a raccontare, a raccontarsi, a riaprirsi a una nuova fase della vita che può avere di nuovo un soddisfacente livello di qualità della vita.
4. Le attività previste nella campagna di sensibilizzazione comprendono: la realizzazione di diversi video informativi, realizzati da un gruppo di persone reduci da ictus e caregiver che lavorano insieme in tutte le fasi del percorso. Coordinati da un ricercatore universitario, decideranno i testi, i luoghi delle riprese, le interviste da fare e, grazie all'aiuto di studenti universitari, andranno fisicamente a fare le riprese e le interviste. Infine, svolgeranno, sempre con la supervisione di personale esperto, il lavoro di montaggio delle clip informative. I video prodotti verranno veicolati tramite YouTube, tramite il circuito cinematografico e metropolitano e tramite il sito WWW.ISABILE.IT, dedicato all'intrattenimento intelligente di persone con disabilità. 
5. Gli indicatori saranno i contatti alle varie associazioni coinvolte nella campagna, gli accessi alle pagine web, le risposte ai questionari di autovalutazione che saranno somministrati on line per quanto riguarda la valutazione dei fattori di rischio e somministrati sia on line che personalmente, per i reduci da ictus per valutare la qualità della vita (nel caso dei pazienti coinvolti nella realizzazione del progetto i questionari verranno somminstrati prima e dopo il progetto).

Modalità di monitoraggio dell'iniziativa e dei suoi risultati

Per quanto riguarda il gruppo di pazienti e caregiver coinvolti nella realizzazione dei video, verra' sottoposto loro un questionario volto a valutare la loro qualità della vita prima dell'inizio del progetto e lo stesso verra' ripoposto al termine del progetto. Per quanto riguarda i soggetti desiderosi di informazione. una volta indirizzati sulle apposite pagine informative, verranno sottoposti ad un questionario di autovalutazione degli stili di vita per individuare i comportamenti a rischio su cui intervenire con la prevenzione. La compilazione del questionario da un lato dara' all'utente un feedback immediato sul suo profilo di rischio, mentre a noi consentirà un doppio monitoraggio: sapere quanti contatti e avere un panorama sugli stili di vita degli utenti coinvolti. Saranno misurabili anche i like dei video su YouTube, i click sul sito Isabile e le diffusioni dei materiali tramite le varie Associazioni Nazionali.

Considerazioni a sostegno della fattibilità dell'iniziativa

L'iniziativa è fattibile perchè presenta un bassissimo profilo di rischio.
1. Il progetto viene realizzato da un gruppo di disabili, che nello svolgere questo percorso realizzano un grande lavoro motivazionale e di rafforzamento dell'autostima e di miglioramento della qualita' della loro vita.
2. La diffusione della campagna di sensibilizzazione viene condotta in misura capillare e misurabile attraverso la rete internet e con l'aiuto delle Associazioni. 3. Il fatto che il progetto si realizzato in collaborazione con l'Università favorisce uno studio sul lavoro svolto e delle pubblicazioni in ambito accademico, perchè è una novità che delle persone con lesioni cerebrali riescano a svolgere da soli tutto un percorso di progettazione-scrittura-realizzazione di spot. 4. I video realizzati quest'anno possono essere riutilizzati anche il prossimo anno per rafforzare una campagna che ciclicamente deve essere diffusa.

Nome del progetto: Non fare come me!
Organizzazione proponente: Fondazione Carlo Molo onlus
Area di intervento del progetto: Salute & Welfare