Da un paio di anni collaboriamo attivamente con i Laboratori di Via Baltea (Barriera di Milano), in particolare sul progetto Cucina di Comunità, che prevede laboratori per cittadini sui temi dell'alimentazione e dello spreco alimentare. In collaborazione con molte cooperative incaricate dell'accoglienza, in particolare di minori e donne, ci occupiamo di sostegno alla genitorialità e di sessioni di educazione sanitaria (per es. sui temi dello svezzamento e dell'alimentazione 0-3).

L'Italia è nella classifica dei peggiori Paesi europei per obesità infantile. La rilevazione dell'Istituto Superiore di Sanità "Okkio alla Salute" ha messo in luce la grande diffusione tra i bambini di abitudini alimentari errate, seppure si sia rilevato un miglioramento per quanto riguarda il consumo di frutta e/o verdura (aumentato) e il consumo di bevande zuccherate e/o gassate (diminuito). Tuttavia, avere una dieta bilanciata rimane uno degli obiettivi più difficili da ottenere a tavola con i nostri bambini. Cattive abitudini sono anche la prima strada per lo sviluppo di malattie croniche, in primis il diabete di tipo 2: negli ultimi anni, questa malattia ha assunto le caratteristiche di una vera propria emergenza sanitaria visto il continuo aumento del numero delle persone affette (cfr. Fondazione Umberto Veronesi). A questo si aggiunge un esordio sempre più precoce, il che è indice prevalentemente del non corretto stile di vita adottato da molti.

La necessità di adottare/mantenere stili di vita sani diventa sempre più urgente. Il trend per lo sviluppo di malattie croniche è in continuo aumento e questo comporterà inevitabilmente dei costi molto più alti per il servizio sanitario nazionale. Diventa quindi assolutamente prioritario investire in termini di prevenzione e promozione della salute. L'alimentazione, in particolare, è uno degli stili di vita più importanti poiché fa parte della quotidianità di tutti noi; una scorretta alimentazione, dall'altra, è uno dei maggiori fattori di rischio per molte patologie croniche.

Il progetto fonda i suoi principi sui concetti di alimentazione, ambiente e comunità. Alimentazione e ambiente poiché entrambi concorrono alla prevenzione di malattie croniche e sono strettamente legati da modalità di causa-effetto. Un’alimentazione e un ambiente sani sono fattori di salutogenesi e di protezione della salute per la collettività. La modalità di lavoro richiama però il concetto di comunità, inteso come gruppo di relazioni/reti che ci circondano: per auspicare un reale cambiamento nei bambini e negli adulti di domani è necessario co-costruire un ambiente di apprendimento globale con i loro genitori ed insegnanti.

Finalità e allineamento con l'area di intervento

Il progetto si pone come obiettivo quello di rafforzare le competenze dei bambini 8-10 anni e degli insegnanti/genitori in ambito di alimentazione sana e sostenibile in un'ottica di prevenzione delle malattie croniche, come l'obesità infantile e il diabete. Questo progetto preventivo infatti vuole sviluppare ambienti in cui si vengano a creare comportamenti riconosciuti come virtuosi dalla comunità e in particolare che siano protettivi della loro salute attuale e futura.

Descrizione e numero dei beneficiari dell'intervento

I beneficiari diretti del progetto sono: (i) 250 bambini fra gli 8 e i 10 anni delle scuole del quartiere Barriera di Milano, (ii) 250 famiglie dei bambini inseriti nel progetto, di cui almeno 50 inseriti nei laboratori di cucina genitore-bambino, (iii) almeno 100 insegnanti delle scuole primarie del quartiere Barriera di Milano.
I beneficiari indiretti invece sono: (i) almeno 500 bambini a cui gli insegnanti possono ripetere alcune attività laboratoriali grazie al kit didattico, (ii) almeno 150 adulti/genitori raggiunti tramite il passaparola, (iii) almeno 300 utenti presenti sul blog dedicato ai genitori.

Impatto che verrà raggiunto dal progetto

Il progetto prevede attività che vadano a stimolare tutta la comunità educante di Barriera di Milano (bambini, famiglie ed insegnanti). Nello specifico, le attività previste sono:
1.1 Percorsi laboratoriali per bambini 8-10 anni: alle realtà educative del quartiere (scuole, centri educativi, spazi di aggregazione, biblioteca) verranno offerti dei percorsi educativi sul tema dell’alimentazione sana e sostenibile. Ogni percorso consiste in 3 incontri da 2 ore ciascuno, per un totale di 6 ore, in cui i bambini verranno coinvolti sul tema tramite attività interattive e giochi educativi; i temi cardine saranno l’alimentazione sana, intesa come corretto stile di vita protettivo dello stato di salute e preventivo di malattie croniche, e l’eco-sostenibilità del nostro mangiare, portando i bambini a riflettere sui consumi globali, sulla stagionalità e sul riscoprire alimenti naturali.
1.2 Kit didattico di comunità per insegnanti/educatori: verrà progettato e creato un piccolo kit didattico di supporto. Questo avrà 2 obiettivi: (i) permettere a figure educative non direttamente coinvolte nel progetto di svolgere attività simili durante il loro mandato lavorativo anche dopo la fine del medesimo e (ii) fornire indicazioni/informazioni pratiche sul quartiere. Oltre alle raccomandazioni derivanti dalla scienza, infatti, vi saranno anche contatti di realtà e/o progetti locali, con l’obiettivo di fornire strumenti e consigli direttamente applicabili nella vita quotidiana (ASL, centri educativi, associazioni ecc.)
1.3 Creazione di un blog/rubrica sul tema dell’alimentazione dei figli: all’interno di un blog già esistente della nutrizionista CCM (https://medium.com/culturaincucina), verrà aggiunta una rubrica interamente dedicata ai genitori. Qui potranno trovare consigli pratici per mantenere la salute dei proprio figli e prevenire così in primis l’obesità infantile ma anche possibili evoluzioni in malattie croniche. Ogni mese, verranno pubblicate 2-3 ricette sane e veloci da fare in compagnia dei propri bambini, favorendo quindi anche l’interazione genitore-figlio.
1.4 Laboratori esperienziali genitore-bambino: verranno organizzate 3 edizioni di un laboratorio rivolto alle famiglie, dove mamme e papà potranno cucinare con i propri bambini piatti sani e genuini. I laboratori si svolgeranno negli spazi di Kitchen club dei “Laboratori di Via Baltea”, in modo da aumentare il senso di comunità all’interno del proprio cantiere. I risultati attesi sono: (i) aumentata conoscenza e competenza dei bambini coinvolti sul tema, (ii) aumentate le conoscenze degli insegnanti/genitori e sensibilizzati sull’importanza di offrire un’alimentazione sana. La modalità di lavoro (interazione continua con i bambini, kit didattico di comunità, laboratori e blog per genitori) prevede inoltre di concorrere a creare una comunità educante forte; infatti, il mantenimento di stili di vita corretti si ha facilmente quando le reti sociali attorno a noi riconoscono l’importanza degli stessi.

Modalità di monitoraggio dell'iniziativa e dei suoi risultati

Durante tutte le fasi del progetto, un coordinatore CCM si occuperà di assicurarne il rispetto delle tempistiche e delle modalità. A fine di ogni attività, inoltre, è previsto un strumento di valutazione delle medesime da parte dell’utenza, nello specifico:
1) Questionario di gradimento per i bambini afferenti ai laboratori, in modo da valutarne l’efficacia e la comprensione. Verranno svolte anche domande attinenti al tema e sull’evoluzioni che possono individuare nella loro vita quotidiana.
2) Questionario per insegnanti: ad ogni insegnante/educatore inserito nel progetto verrò proposto un questionario di valutazione sull’efficacia e sull’impatto del progetto. Questo verrà somministrato a circa 1-2 mesi dalla fine delle attività con i bambini.
3) Questionario per genitore: ad ogni genitore partecipante alle attività verrà posto un questionario finale circa il riscontro avuto dal progetto sull’alimentazione e le scelte dei propri figli.

Considerazioni a sostegno della fattibilità dell'iniziativa

Non si evincono forti fattori di rischio per l’insuccesso dell’iniziativa, motivo per il quale si ritiene la fattibilità alta. L’unico rischio prevedibile è che il quartiere si presenta come poco coeso, soprattutto fra popolazione italiana e straniera. La scelta di agire in primis all’interno scolastico si offre proprio come processo di mitigazione di tale rischio: l’ambiente scolastico, in particolare della scuola primaria, si offre da sempre come setting capace di unire la comunità, in particolare bambini, famiglie e insegnanti, spesso afferenti allo stesso quartiere. Tramite l’utilizzo di questo “luogo neutro” si potrà dare via ad un progetto di promozione della salute e della coesione sociale, avviando un ulteriore micro-processo di integrazione contrastando le forze di disgregazione sociale.

Nome del progetto: Mangiare in comunità! Per un'alimentazione sana, eco-sostenibile ed allegra
Organizzazione proponente: Comitato Collaborazione Medica
Area di intervento del progetto: Salute & Welfare