L’ictus è la terza causa di morte nei Paesi industrializzati e la prima di disabilità.
Un quarto dei soggetti che lo subisce ha meno di 65 anni e un soggetto su cinque, dopo un ictus, cadrà in recidiva.

Per questo è importante esserci. Ed esserci in senso “cairologico”, ovvero saper ascoltare, anzi, comunicare con le persone, comprendendo i loro bisogni nel momento opportuno. Il dialogo è fondamentale per il benessere fisico, psicologico e sociale, soprattutto per quei soggetti che, dopo un malore, sono affetti da afasia, una disabilità del linguaggio e della comunicazione che colpisce un soggetto su tre dopo un ictus.

Questa si può curare, attraverso la terapia e l’empatia, previste dal Coro degli Afasici.

 

Il progetto MUSICA E KAIROS: TERAPIA ED EMPATIA PER L'ICTUS

Il progetto "Musica e Kairos: terapia ed empatia per l'ictus" di A.L.I.Ce. rappresenta un'evoluzione frutto della situazione contingente pandemica di “Musica: terapia ed empatia per l’ictus”, ovvero il progetto di creazione del Coro degli Afasici. 

Al momento attuale l’attività, che si sta svolgendo online, si basa sul protocollo MMIT (Modified Melodic Intonation Therapy): training di musicoterapia neurologica adattato alla lingua italiana. Parallelamente al training riabilitativo viene portata avanti l'attività di canto corale, mantenendo alto il livello del tono dell'umore e dell'autoefficacia.

Un messaggio vero di lotta all’ictus per le tantissime persone, per il pubblico: il messaggio che attraverso la terapia e lo stare insieme ce la si può fare.

Alla componente terapeutica, si vuole affiancare il concetto di “empatia” che significa letteralmente "chiacchierare" coi familiari e coi soggetti.

Chiacchierare empaticamente per capire i loro bisogni e condividere empatia, nel senso anche di svolgere attività ludiche e di ascolto strutturato per chi ne ha necessità.

Oltre alla composizione del Coro poi, A.L.I.Ce. prevede poi la creazione di un poliambulatorio sociale, bacino e cassa di risonanza per il progetto, in dialogo con stakeholder come logopedisti, assistenti sociali, istituzioni sanitarie e consorzi socio-assistenziali. 

I beneficiari del progetto 

I primi a beneficiare del progetto "Musica e Kairos" saranno i membri del Coro degli Afasici: ad oggi una quarantina, provenienti da tutta la provincia di Cuneo. E poi ci sono i familiari, che assistendo alle attività condividono problemi e soluzioni.

Inoltre, c’è un versante “esterno” di beneficiari indiretti, frutto dei concerti e delle attività che A.L.I.Ce. svolge: il pubblico, i partecipanti alle gite, ma anche i volontari dell'associazione che si sentono appagati dai risultati.

 

Nome del progetto: Musica e Kairos: terapia ed empatia per l'ictus
Organizzazione proponente: A.L.I.Ce. Cuneo Odv
Area di intervento: Salute & Welfare