Il progetto "Energia solare nelle emergenze da catastrofi naturali" prevede la realizzazione di moduli formativi per la costruzione di piccoli sistemi fotovoltaici da utilizzare in zone colpite da calamità naturali dove la disponibilità di elettricità per alimentare piccole apparecchiature o per accendere una lampadina può davvero fare la differenza per le popolazioni interessate. I moduli formativi saranno realizzati a Parma dall'Associazione Parmaalimenta con la collaborazione dell’Istituto CNR-IMEM.

L’ Associazione Parmaalimenta è uno strumento di cooperazione concreto che il territorio di Parma si è dato per rafforzare la propria presenza nel mondo e la propria immagine a livello internazionale. L’associazione opera coinvolgendo diversi soggetti del territorio, come enti pubblici, società civile, associazioni di categoria, aziende, università, istituti di ricerca, che mettono a disposizione le proprie specifiche competenze in favore dello sviluppo di zone estremamente bisognose del sud del mondo. Si tratta di una modalità innovativa che dà la possibilità a tutti di essere coinvolti in un processo all'avanguardia, per vincere fame e povertà assoluta e per uno sviluppo sostenibile in campo economico, culturale, ambientale e sociale. Un processo che arricchisce sia le popolazioni beneficiarie degli interventi ma anche tutto il territorio di Parma.

Attraverso Parmaalimenta, un’ampia rete di soggetti del territorio di Parma è presente in Africa dal 2004, precisamente nello stato del Burundi, dove è stato attivato il Centro Maison Parma, che trasmette alla popolazione competenze in ambito agroalimentare, energetico e sanitario.  
Strumento principale di Parmaalimenta sono le formazioni che vengono organizzate in loco, ma anche direttamente a Parma e da remoto, con esperti di Parma che insegnano collegati al Burundi online.  

Il presente progetto è stato ideato in collaborazione con l’Istituto CNR IMEM di Parma a supporto della popolazione burundese che, negli ultimi anni, viene colpita regolarmente da violente alluvioni caratterizzate da forti piogge, frane e straripamenti di corsi d’acqua che provocano ogni volta la morte e il ferimento di centinaia di persone, nonché l’evacuazione dalle abitazioni distrutte.
A causa di queste vere e proprie catastrofi naturali centinaia di persone si ritrovano ammassate in campiprofughi che sono spesso privi dei servizi di base e in cui le condizioni di vita sono rese molto difficili. Si è pensato dunque di intervenire fornendo ad alcuni giovani le competenze ed i materiali necessari per realizzare piccoli moduli fotovoltaici portatili, facili da assemblare e accessibili a tutti.
I giovani formati potranno mettere in pratica le conoscenze acquisiste a favore delle famiglie costrette ad abitare i campi profughi e potranno fornire a queste comunità i piccoli moduli prodotti nel corso della formazione permettendo loro di avere accesso all’energia elettrica.
Questa opportunità è di fondamentale importanza all’interno di un campo profughi in quanto fornisce un ambiente più sicuro per tutti gli abitanti, permette di restare in contatto con il mondo esterno e dà ai giovani la possibilità di studiare dopo il tramonto.
Si tratta di un semplice intervento di miglioramento delle piccole attività quotidiane che consente a tutti gli abitanti del campo di condurre una vita più dignitosa.