La cronicizzazione del dolore è un grave complicanza che genera disabilità e sofferenza nel 40-50% delle persone con malattie croniche come il cancro e l’osteoartrite. In entrambe le malattie, il dolore cronico è il sintomo principale di sofferenza, riduzione della qualità di vita e limitazione dell’autonomia. 

Il dolore cronico può avere diverse cause ed è ancora in parte sconosciuto. Pur avendo condizioni cliniche simili, non tutti i pazienti lo sviluppano e ancora oggi non esistono strumenti che consentano d’identificare i soggetti predisposti alla cronicizzazione del dolore. Lo stesso si può dire nel caso di terapie invasive come la radioterapia o interventi di protesica: nonostante la buona riuscita degli interventi, alcuni pazienti sviluppano dolore cronico e ancora non se ne conosce bene il motivo. Ciò impedisce di attuare strategie di prevenzione delle disabilità dolorose che devastano la qualità della vita dei soggetti colpiti.

Il progetto "Un modello biologico per la prevenzione della cronicizzazione del dolore"

Fondazione ISAL conduce da anni ricerche dedicate all’identificazione di biomarker che permettano di fornire a tutti i pazienti diagnosi di precisione e personalizzate sul dolore cronico, definendone la severità in maniera scientifica e oggettiva. Quest’obiettivo è stato in parte raggiunto con l’identificazione del primo biomarker al mondo in grado di certificare la presenza di dolore cronico severo in pazienti con fibromialgia e osteoartrite.

Il progetto attuale permetterà di verificare se tale biomarker sia in grado non solo di verificare, ma di predire la cronicizzazione del dolore e guidare i trattamenti per prevenirlo nei casi di cancro e osteoartrite. Un biomarker in grado di certificare la presenza di dolore cronico e i sottostanti meccanismi eziopatogenetici potrebbe consentire di effettuare diagnosi veloci e oggettive, e di selezionare il trattamento più adeguato in modo preciso e personalizzato, con evidenti risparmi di tempo e di costi. 

I beneficiari e gli obiettivi del progetto

Beneficiari diretti del progetto di Fondazione ISAL saranno i milioni di pazienti che in Italia e nel mondo soffrono di dolore cronico associato al cancro e alla osteoartrite; precisamente, solo in Italia, dal 33 al 66% dei 3,4 milioni di italiani che hanno una diagnosi di cancro e oltre il 70% dei 4 milioni di italiani che soffrono di osteoartrite.

Non meno importante, beneficiari indiretti dei risultati potranno essere i caregivers delle persone con dolore cronico associato alle patologie, nonché i sistemi sanitari. Prendersi cura di una persona con cancro o osteoartrite e dolore severo può infatti essere molto stressante e un biomarker che consenta una valutazione precisa e l'impostazione di una terapia personalizzata potrebbe procurare un importante sollievo al paziente e anche a chi se ne prende cura.

I risultati potranno inoltre essere usati per lo sviluppo di modelli di prevenzione primaria e secondaria, contribuendo a ridurre la spesa sanitaria dovuta a ritardi diagnostici e errori di cura.

 

Nome del progetto: Sviluppo di un modello biologico per la prevenzione della cronicizzazione del dolore nelle malattie oncologiche e osteodegenerative 
Organizzazione proponente: Fondazione ISAL
Area di intervento: Salute & Welfare