Il progetto "Un km di costa" si propone con un approccio molto sfaccettato.

É da considerarsi un'occasione di studio e osservazione delle comunità di pesci e non solo, che si creano intorno alle fascine, confrontandole con il resto dei fondali molto più poveri. É una percorso di approfondimento culturale sulla vita e sulle abitudini di animali relativamente poco conosciuti. É un veicolo di sensibilizzazione molto semplice e diretto che può arrivare, attraverso le immagini, ad un vasto pubblico.

L’intervento è rivolto nell’immediato alla tutela dell’ecosistema lacustre ed alle persone, in particolare le giovani generazioni che lo vivono e lo vivranno.

L’impatto del progetto è però molto più ampio poichè, attraverso la documentazione visiva e l’analisi dei dati raccolti, la conoscenza che ne scaturirà avrà un interesse generalizzato: ne beneficerà non solo la comunità scientifica, ma l’indotto culturale sarà esteso a tutti gli stakeholder coinvolti a vario titolo con l’ambiente Lago.

L'obiettivo è quello di incrementare e ridare valore sociale alla posa delle fascine sul fondale del Lago Maggiore (ovvero un “incubatoio naturale”) al fine di tutelare l’ambiente ed al contempo accrescere la cultura che da esso deriva, promuovendo una coscienza di territorio come bene della comunità che lo abita, dove l’individuo può concretizzare ed esprimere la “connessione” e la “responsabilità” verso l’ambiente, favorendo la crescita di una cultura sostenibile più consapevole.

Il progetto verrà realizzato in un’ottica di sostenibilità totale dal punto di vista dei materiali utilizzati: il legname con cui verranno create le strutture adibite ad “incubatoio naturale” sarà materiale di scarto che, se non utilizzato in questo modo, sarebbe destinato allo smaltimento. Un'ulteriore innovazione sarà il posizionamento di telecamere subacquee fisse ed attive 24/7 che registreranno immagini fruibili in streaming da chiunque tramite piattaforma web dedicata. 

Beneficiari diretti del progetto saranno tutti coloro che svolgono attività professionali (settore della ristorazione e del turismo) e/o amatoriali (es.turisti, sportivi, subacquei) sul Lago Maggiore. Allo stesso modo beneficeranno in maniera diretta gli alunni delle scuole, veri e propri protagonisti nell’attività di realizzazione “dell’incubatoio naturale”.

La comunità scientifica rappresentata da biologi, ittiologi, zoologi potrà attingere a materiale prezioso per studi e ricerche. A beneficiare del progetto sarà anche la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), per la quale è già stata realizzata una serie di documentari riguardanti le loro attività di tutela e salvaguardia dell’ittiofauna ed i loro incubatoi.