Il problema principale del rientro a scuola di ragazzi sottoposti a cure è che le strutture sanitarie non hanno una comunicazione sistematica con le istituzioni del sistema scolastico, perciò capita sovente che il bambino/ragazzo sia reinserito a scuola dopo lunghi periodi di assenza per ricovero o malattia, ma gli insegnanti non abbiano reale idea delle condizioni e delle competenze del bambino/ragazzo.

Manca un ponte tra ospedale e scuola, tra medici ed insegnanti e spesso la famiglia non riesce ad essere il tramite. La situazione attuale di emergenza collegata al COVID-19 ha fortemente aggravato lo stato di bisogno delle famiglie nel ricevere un sostegno da strutture esterne: per le difficoltà di accesso nelle strutture sanitarie e per la pressione psicologica che grava sui familiari di una persona che frequenta luoghi a rischio o che è considerata vulnerabile alla malattia.

Il progetto "L'Anello Mancante" affronta l’integrazione scolastica di ragazzi che subiscono ricoveri per gravi patologie, accompagnandoli nel reinserimento attraverso percorsi personalizzati per la ricostruzione di autostima e fiducia nelle competenze, evitando ripercussioni in termini di rendimento e possibilità di carriera scolastica.

Beneficiari diretti del progetto saranno, nella fase pilota di 12 mesi, 20 ragazzi e le loro famiglie, ma si stima che il percorso investa anche gli insegnanti delle scuole da loro frequentate, in un numero che oscilla dai 60 ai 100 referenti in ambito educativo, così come un target di circa 50 referenti sanitari tra personale medico ed infermieristico. Inoltre, nella sua messa in atto, verranno coinvolti 20 volontari formati ad hoc che parteciperanno ai percorsi progettuali e riceveranno assistenza psicologica in un percorso di vita che porterà anche loro a comprendere meglio come accompagnare pazienti oncologici minori in fascia di età adolescenziale o giovanile nella loro nuova quotidianità.